Arte e cultura
Street Art: a Palermo C215 sulle tracce di Caravaggio
Il progetto dello street artist francese Christian Guemy, C215, ci porta a Palermo sulle tracce del Caravaggio e ci apre gli occhi sullo “stato dell’arte” in Italia

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Nel video che la Isla Produzioni, casa audiovisiva siciliana ha realizzato ha due protagonisti: C215 e Caravaggio. C215 (Christian Guemy), dal 2010 ha intrecciato la sua strada con quella dell’artista maledetto più amato degli ultimi anni: Caravaggio. Da cinque anni gli stencil di C215, ricalcano i passi del Caravaggio: la street art riscrive la storia, mettendo a fuoco i tormenti di un genio dell’arte, che ha a lungo vagato e trovato rifugio nelle strade. Lo street artist arriva a Palermo, ultima fuga dell’artista seicentesco che ha percorso tutta la Penisola per trovare rifugio dall’accusa di omicidio. Sono tre per ora le zone scelte da C215: piazza Indipendenza, il mercato della Vucciria e piazza San Domenico, dove potrete scoprire i suoi graffiti.
Attratto dallo stesso impulso alla fuga e affascinato dalla capacità del Caravaggio di scardinare dogmi e tradizioni del pensiero e dell’arte, C215 arriva a Palermo dove Michelangelo Merisi trascorse il suo ultimo periodo di vita, lasciando dietro di sè: a Milano, Roma, Napoli , Siracusa Messina e Malta i semi della più grande rivoluzione dell’arte. Nessuna scuola perchè troppo anti-accademico e ribelle, Caravaggio segna la storia dell’arte “in movimento”, seminando echi e nessuna regola, tra le strade del popolo che ritrae per gli altari sacri.
C215 sceglie di riprodurre e reinterpretare con l’ inconfondibile tecnica dello stencil (che prepara da sè intagliando il foglio), i dipinti di Caravaggio: a Malta, dova Caravaggio arrivò nel 1606, C215 il Bacchino Malato, la Decapitazione di Giovanni Battista, il Bacco, lo Scudo con la testa di Medusa, l’esordio e la maturità del periodo artistico di Caravaggio, si uniscono nella capacità espressiva e rapida degli spray dello street artist che sceglie solo due colori: rosso e nero per sintetizzare l’uso della luce e dell’ombra.
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A Napoli il Giovane con Canestra di Frutta, a Roma La Madonna dei Pellegrini, a Palermo la Buona Ventura, i Bari, i Suonatori di Liuto o il San Giovannino, si trasformano in manifesti della contemporaneità.
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La percezione dell’arte non è univoca C215 infatti ci parla della differente accoglienza dei suoi lavori nelle città, aprendoci gli occhi su forze e punti deboli dello stato dell’arte in Italia, che merita di sicuro un approfondimento.
Foto| C215 fb
