Scultura
Mostre a Roma 2014: “Rodin. Il marmo, la vita”, Auguste Rodin alle Terme di Diocleziano
Da Palazzo Reale di Milano a Roma la mostra alle Grandi Aule delle Terme di Diocleziano su Rodin, lo scultore che ha dimostrato la morbidezza del marmo.

Quanti di voi si saranno persi in quel bacio tanto da renderlo animato. Paolo e Francesca stretti in un ultimo abbraccio nella versione ottocentesca di Rodin non è più marmo, ma vita.
E’ a questo che vuole condurci la mostra Rodin. Il marmo, la vita, inaugurata a Roma il 18 Febbraio al Complesso delle Terme di Diocleziano su uno degli scultori più apprezzati degli ultimi anni: Auguste Rodin. Fino al 25 Maggio 60 sculture allestite nel museo del complesso termale romano per un mix tra antico e contemporaneo pieno di somiglianze e contrasti. La mostra sarà dedicata sia alla fase giovanile dell’artista con Homme au nez cassé, rifiutato dal Salon parigino del 1864 e a quella più matura fino alla elaborazione plastica dell’artista con il concetto del non-finito michelangiolesco, in cui sono presenti i ritratti di letterati e amici di Rodin (come Victor Hugo).
Alla sensualità del marmo ci aveva già abituato Bernini, ma con Rodin la sensualità va oltre e diventa proibita. La nudità dei corpi scolpiti è assoluta e non smette di far parlare i ben pensanti dell’epoca.La tematica su cui ruota la mostra è incentrata sul piacere sensuale che deriva dalla carne, o meglio, dal marmo. Del resto per lo scultore francese il contatto con la materia è fondamentale tanto che fino alla morte fu lui stesso a tagliare il marmo, prima di infondergli la vita.
Sconvolge l’improvvisa forza con la quale i soggetti scolpiti emergono dal marmo grezzo, appena sbozzato. La contemporaneità di Rodin sta nel conferire al movimento un significato esistenziale di soggetti pronti a manifestare un’emozione compressa sul punto di esplodere. Rodin non analizza meticolosamente: l’anatomia possente michelangiolesca non è scolpita con dettagli maniacali. Rodin come chi è spinto dalla passione, riversa nel marmo un’emozione. I soggetti sembrano animati da una febbre che li consuma che li rende liquefatti. Non nascono dal marmo, ma si consumano con l’aria circostante. La dimensione dello spazio è simile a quella di Giacometti, di qualche anno più giovane, in mostra a Roma alla Galleria Borghese.
Per Rodin lo spazio è la conquista che i gruppi scultorei fanno attraverso il movimento: è come se il movimento e non la nudità, fosse la loro colpa, espiata da un’impostazione classica. Le sculture vivono e diventano altro da ciò per cui sono state create: ce lo dimostra la Porta dell’Inferno ispirata a quello di Dante Alighieri, alla quale lavorò per oltre trent’anni sviluppando i soggetti come gruppi scultorei autonomi.
Così Dante diventa il Pensatore e Paolo e Francesca “Il Bacio”, stati d’animo in continuo tormento.
Qui le tariffe per la mostra:
Intero: € 7.00 + 3.00 (supplemento mostre)
Ridotto: € 3.50 + 3.00 (supplemento mostre)
Cittadini della UE tra i 18 e i 25 anni.
Gratuito: Cittadini sotto i 18 anni della Comunità Europea ed extracomunitari
Cittadini della Comunità Europea sopra i 65 anni
Come Arrivare:
Roma, Via Enrico de Nicola 76
Metro: linee A e B, fermata Termini
Foto|Rodin. Il marmo, la vita.
