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Modena 100 Ore: grande successo per l’evento riservato alle auto d’epoca
Si è chiusa un’edizione davvero speciale, un ‘Coast to Coast’ che ha attraversato l’Italia da est a ovest, dall’Adriatico al Tirreno tra gare in circuito e prove speciali su strada chiusa.

Standing ovation in onore della riuscita della Modena Cento Ore 2016. La gara ha incoronato vincitore nella sezione velocità per le auto fino al 1965 l’equipaggio n. 1 Walker-Redhouse su Jaguar E-Type del 1962: è il terzo anno consecutivo che ciò accade.
L’equipaggio n. 58 Van Riet-Cartenian su Porsche 911 Carrera 3.0 RS del 1974 torna a casa con la vittoria tra le auto dei periodi G/H/I. La classifica compensata va all’equipaggio n. 41, Otten-Billesfeld, su BMW 328 Roadster del 1939. Nella sezione regolarità trionfo l’equipaggio n. 75 Maes-Pyck su Porsche 914/6 del 1970.
Per le classifiche scuderie il trionfo è tedesco: la Scuderia Carolus Magnus di Aquisgrana, si aggiudica il trofeo per la prima scuderia. La Ladies’ Cup nella sezione velocità va al n. 27 Ellerbock-Rohwer su Alfa Romeo Giulia Sprint GTA 1965 e al n. 72 Van Roosbroeck-Peeters su Jaguar E-Type conv del 1963 nella sezione regolarità.
L’edizione 2016 della Modena 100 Ore è stata davvero speciale: la Scuderia Tricolore di Reggio Emilia ha tracciato un percorso ‘coast to coast’ unico e spettacolare che tra Emilia Romagna e Toscana ha portato gli equipaggi dal Mare Adriatico al Tirreno, in un susseguirsi di gare nei più sfidanti autodromi italiani e sulle più impegnative strade di montagna dell’Appennino.
La gara si è svolta con la partecipazione di 90 equipaggi provenienti da tutto il mondo a bordo di meravigliose auto storiche: vetture di ogni epoca e numerosi pezzi da collezione, per un valore complessivo stimato in oltre 100 milioni di euro. Sei giorni intensi, di cui quattro di guida, e circa 1.300 km tra suggestive strade panoramiche con inizio a Rimini e fine a Modena, facendo tappa a Firenze e a Forte dei Marmi. Al via anche personaggi noti come Jürgen Barth, famoso Pilota, vincitore anche della 24 Ore di Le Mans nel 1977.
Crediti fotografici: René Photo, Jayson Fong, Dino Benassi, Massimo Carpeggiani, Matteo Grazia.
