Arte e cultura
“Libricida”, i libri bruciati in mostra a Torino
Ogni reliquiario è unico e specifico per ogni libro e ne riporta diligentemente titolo, autore, data e luogo di prima pubblicazione e di distruzione: è “Libricida” la mostra di Antonio Riello

Ceneri di libri, raccolte minuziosamente e conservate in reliquie, come esseri umani cremati. Questo è Libricida, la mostra di Antonio Riello esposta presso la Galleria Paolo Tonin Arte Contemporanea di Torino.
Distruggere ritualmente con il fuoco un libro e raccoglierne con attenzione e devozione le ceneri per poi conservarle in un reliquiario in vetro soffiato. Così Riello ha collezionato e raccolto questa nuova forma di libro, dichiarando il suo amore per la lettura con questa esposizione originale. Un’esposizione che arriva in occasione della Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, prevista per il 23 aprile 2015, giorno di apertura della mostra che si protrarrà fino al 29 maggio.
Ottanta sono i libri bruciati ed esposti, in un progetto itinerante iniziato nel 2009 a Newcastle che aveva un altro nome: Ashes to Ashes. Un omaggio dell’artista alla sua grande passione per la lettura e per i libri, selezionati accuratamente dalla sua biblioteca personale e distrutti ritualmente con il fuoco, raccogliendone con attenzione le ceneri in speciali urne in vetro soffiato, disegnati e realizzati appositamente da Riello stesso.
Ogni reliquiario è unico e specifico per ogni libro e ne riporta diligentemente titolo, autore, data e luogo di prima pubblicazione e di distruzione. La forma del reliquiario, in genere una sorta di calice, è in relazione alle sensazioni (anche e soprattutto inconsce) che il libro ha suscitato nell’artista. Non vi è dunque alcuna relazione diretta e letterale tra le forma del calice e il contenuto del libro, ma esiste invece piuttosto una relazione tra le memorie personalissime e privatissime dell’artista e il libro in questione. Prima di procedere alla distruzione fisica, l’ “anima” del libro viene estratta con uno scanner e salvata digitalmente.
