Arredamento
Le palette colori di Wes Anderson
Da I Tenenbaum a Grand Budapest Hotel, il fascino retrò del regista statunitense conquista i vostri interni

Wes Anderson è uno dei miei registi preferiti del momento, mi piace l’idea che all’interno delle sue storie non esista una vera e propria figura antagonista e che, quando è presente, sia più che altro un personaggio innocente e inconsapevole, ma quello che in assoluto adoro di più, è la fotografia dei suoi film. Entrare in una pellicola di Wes Anderson è come tornare indietro alle ambientazioni tipiche degli anni ’50, ’60 e ’70, dai colori pastello. Se anche voi siete rimasti stregati dal fascino retrò di Moonrise Kingdom e Grand Budapest Hotel, non potete non apprezzare questo post.
The Royal Tenenbaum – 2001
Ambientato a New York negli anni ’70, può essere visto come una lunga seduta di psicoanalisi familiare, la figura del padre si redime dopo anni di scappatelle e dissolutezza e tenta di ristabilire l’ordine all’interno della famiglia. Gli interni sono classici dell’epoca: toni neutri, intervallati di tanto in tanto da note cromatiche più forti.
Il treno per Darjeeling – 2007
Tre fratelli che non si vedono e non si parlano da un anno, decidono di intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stessi e del rapporto che avevano un tempo, un viaggio di rinascita spirituale. Toni caldi e tessuti damascati: palette perfetta per dare un tocco orientale ai cuscini del divano.
Moonrise Kingdom – 2012
Ambientato in un’isola immaginaria del New England nel 1965, racconta la fuga d’amore di due dodicenni: Sam, uno scout rimasto orfano e Suzy, la più grande di quattro figli nella monotona famiglia Bishop. Beige, arancio e celeste sono i colori chiave, perfetti per ricreare l’allure anni ’60.
Grand Budapest Hotel – 2014
Nel 1968, tra le montagne dell’immaginaria repubblica di Zubrowka, svetta il Grand Budapest Hotel, un albergo in decadenza dopo anni di grande prestigio. Uno scrittore si intrattiene a cena con il proprietario dell’albergo, che racconta la sua storia e quella del suo vecchio datore di lavoro: il concierge Monsieur Gustave H., un uomo eccentrico.
Per gli interni dell’hotel è stato utilizzato il Görlitzer Warenhaus, un grande magazzino liberty ormai dismesso a Gorlitz, cittadina tedesca al confine con la Polonia, già noto per aver ospitato la regia di Quentin Tarantino per Inglourious Basterds. I toni sono saturi e accesi e sono perfetti per dare un tocco di colore alla cucina.
Foto | Wes Anderson Palette
