Arredamento
Le madie di Lema, sistemi modulari per un arredo creativo e originale
Torniamo a parlare degli arredamenti di Lema con un focus sulle madie, l’azienda nata negli anni ’70 propone una linea di arredamento dai profili armoniosi e “slow”; un carattere che si riflette ampliamente anche in questi complementi di arredo funzionali e decorativi al tempo stesso.

Vi abbiamo parlato di recente della collezione di sedute e tavoli di Lema, il brand di arredamento creato negli anni ’70 dalla famiglia Meroni, che si contraddistingue per le linee armoniose ed essenziali, in un concept votato all’arredamento “slow”, attento alla tradizione e al sapere artigianale ma guardando sempre al futuro grazie all’uso delle più moderne tecnologie produttive. Nelle madie troviamo una serie di elementi e strutture lineari, che alternano materiali preziosi e giochi cromatici, oltre a un ritmo di alternanze geometriche dal sapore contemporaneo; ne è un chiaro esempio il mobile Long Island disegnato da Christophe Pillet, che ha una finitura in rovere termo trattato e si propone come indiscusso protagonista degli ambienti living. Un pezzo dal lusso discreto che si respira nell’utilizzo di esclusivi materiali come il marmo e il metallo trattato, un gioco di texture poetico e contemporaneo.
Gli estimatori delle evocazioni retrò apprezzeranno in particolare Rainbow di Roberto Lazzeroni, una madia di ispirazione vintage con finiture in due varianti cromatiche: Avio/Sabbia/Cacao/Caffè/Grafite la prima e Carta Fumo/Pomice la seconda; in alternativa sul monocromo si può scegliere tra i colori opachi Lemacolortrend. Conchiglia di Studiocharlie è un modulo con facciata quadrangolare dall’imprinting squisitamente grafico, che si adatta con facilità ai cromatismi dell’arredo circostante visto che i suoi vani a giorno sono personalizzabili nei colori arancione, blu e verde. Mart di Ludovica e Roberto Palomba, invece, è la soluzione elegante per risolvere i problemi di spazio: il suo design è minimale, composto da due ante complanari, dotato di ripiani in cristallo e disponibile in laccato lucido.
Ortelia di Carlo Marelli e Massimo Molteni ha una facciata a formelle disponibile in due misure con l’interno laccato opaco; l’esterno può essere a piacere lucido o opaco a seconda dei contrasti di luce che si vogliono ricreare nell’ambiente. Nella versione in piccolo Ortelia ha la parte centrale con ante al posto dei cassetti. Totò di Studio Kairos è un elemento verticale funzionale, ideale punto di attenzione che ben si colloca in ogni ambiente; i suoi ripiani sono sostenuti da salvacaduta in metallo e il contenitore, adatto a ospitare libri cd et similia, è girevole e si appende alla parete. A riconferma del carattere innovativo di Lema, c’è poi Slim di Studio Kairos, il contenitore a parete che si monta in senso verticale o orizzontale, e che si può customizzare con anta scorrevole o a battente: è realizzato in Hi-Macs, il materiale di nuova generazione composto da idrossido di alluminio e resine acriliche.
Chiudiamo con Marble Arch di Matteo Nunziati, elemento in rovere termo trattato dalla linea modulare suddivisa in tre porzioni con vani a giorno, che gli donano un aspetto essenziale e sintetico; la sua peculiarità è il raffinato top in marmo, in un gioco di contrasti con la texture calda del mobile in legno. Un must per conferire alla casa quel senso di eleganza understatement e su misura, il vero carattere dello stile.
Iniziativa realizzata in collaborazione con Lema
