Arte e cultura
L’artista e la sua modella, una storia ispirata a tanti artisti per il film con Jean Rochefort ?
“L’artiste et son modèle”. Siamo a Céret, sud-ovest della Francia, nell’estate del 1943 Marc Cros (Jean Rochefort) un’artista ormai anziano ritiratosi con l’ancor bella moglie Léa (Claudia Cardinale) e quasi lontano dalle brucianti emozioni delle sue sculture, incontra una giovane spagnola in fuga da un campo di rifugiati. La ragazza (interpretata dalla rivelazione Aida Folch), piombatagli letteralmente in casa, ridarà senso al suo lavoro e spingerà Cros nel turbine della vita, dando alla sua vena creativa un nuovo impulso guidato dalle morbide curve di una bellezza senza tempo.
Una pellicola poetica, girata completamente in bianco e nero da Fernando Trueba, su sceneggiatura di Jean-Claude Carrière che sarà nelle sale francesi a partire da domani, 13 marzo 2013, portando con sé la magia del rapporto unico che unisce un creatore alla sua musa ispiratrice.
La storia è un omaggio a diversi artisti come Picasso, Manolo Hugué, Massimo Trueba, fratello del regista, ma soprattutto a Aristide Maillol, autore di molte opere en plein air, tra le quali l’insieme scultoreo esposto al jardin du Carrousel presso le Tuileries a Parigi, come bene evidenziano le seguenti parole:
Non si tratta di un personaggio fittizio: Maillol è ovunque, e soprattutto nelle immagini finali che si attardano sulla gestazione de “La Méditerranée”: errore storico dato che tale statua risale al 1905/07, e non al 943, e l’opera ultima, non terminata d’Aristide è “Harmonie”.
Abbiamo il diritto di mescolare a tal punto l’immaginario e il reale, con personaggi così profondamente ancorati nella storia?
Poco importa: conserveremo questa visione della luce su “La Méditerranée” che trasforma il gesso bianco in marmo virginale…Visioni, d’altronde la versione in marmo bianco si trova al musée d’Orsay…
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