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“I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista”, la mostra a Roma

La mostra foto-documentaria che racconta le storie di donne che nel periodo fascista vennero recluse perchè non conformi agli stereotipi culturali del periodo

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Come ogni anno il 25 novembre sarà celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza – fisica, verbale e psicologica – che milioni di donne subiscono ogni giorno in tutto il mondo.

Violenza che nel corso dei secoli è stata espressa in molti modi, come ad esempio marginalizzando la donna per un suo atteggiamento “non conforme alla norma”, etichettandola ed escludendola dal “sistema mondo”.

E’ quanto successe, nel periodo della dittatura fascista, a molte donne, chiuse in manicomi per reprimere e controllare alcuni atteggiamenti definiti “deviati” dall’opinione pubblica dell’epoca. E’ quanto raccontato nella mostra foto-documentaria “I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista”, allestita alla Casa della Memoria e della Storia di Roma.

All’interno del percorso espositivo, tante foto e documenti dell’epoca – come referti medici – di donne ricoverate in manicomio durante il periodo del ventennio, alcune perché avevano disturbi psichici, altre perché semplicemente “inadeguate” e non conformi agli stereotipi culturali del regime, che volevano la donna succube, ottima moglie, ottima mamma e regina del focolare. A loro il regime negò la possibilità di vivere in società, recludendole nelle strutture psichiatriche, emarginate, represse e a stretto controllo.

Dopo anni di oblio, i curatori hanno voluto raccontare le storie di queste donne a partire dai loro volti, dalle loro espressioni, dai loro sguardi; assieme agli sguardi, però, sono state affiancate le parole dei medici, che ne rappresentarono anomalie ed esuberanze, ma anche quelle lasciate dalle stesse protagoniste, nei diari e nelle lettere scritte ai familiari che, censurate, sono rimaste nelle cartelle cliniche.

Le fotografie e i documenti al centro del percorso espositivo provengono in larga parte dall’archivio storico del manicomio Sant’Antonio Abate di Teramo.
La mostra “I fiori del male. Donne in manicomio nel regime fascista” è allestita alla Casa della Memoria e della Storia (Via San Francesco di Sales 5); l’ingresso è libero e gli orari sono dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 20.00. Fino al 18 novembre 2016.

Credits | Casa della Memoria e della Storia



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