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Gordon Ramsay con la sua Ferrari LaFerrari
Il suo nome è uno dei più famosi nel mondo della cucina. Lo chef Gordon Ramsay è noto anche per la passione Ferrari.

Gordon Ramsay ha arricchito il suo garage con una Ferrari LaFerrari. Il mitico chef è stato visto in tempi recenti per le strade di Londra, al volante dell’auto sportiva più potente e veloce del “cavallino rampante”. Una foto dell’esemplare è stata postata dallo stesso proprietario su Instagram.
Ramsay ha avuto negli anni diverse creature di Maranello. Una delle più celebri è la 458 Italia di colore bianco. Lui è uno chef molto famoso, non solo per le superbe doti in cucina e per i numerosi ristoranti di lusso in suo possesso (qualcuno in Italia), ma anche per la partecipazione a diversi programmi televisivi di successo. Chi lo conosce dice che è un maniaco del lavoro e un grande appassionato di supercar. Lo avevamo capito.
Nel Pétrus, uno dei suoi locali nella capitale inglese, un gruppo di uomini d’affari spese nel 2001 ben 44 mila sterline in vini durante una cena. Anche grazie a questi introiti si è potuto permettere i suoi sfizi. Uno dei ristoranti più “freschi” del celebre maestro dei fornelli, la cui fama non conosce confini, è stato inaugurato alla fine dello scorso anno ad Atlantic City. Ora la sua rete commerciale è simile a un impero nel campo gastronomico.
Ramsay è una vera autorità nel settore della ristorazione: i suoi piatti prelibati suscitano interesse su scala mondiale. Bravo dietro i fornelli e abile come imprenditore, vanta una lunga scia di riconoscimenti. Splendido il suo garage, che ora comprende la regina delle “rosse” moderne, scelta in un colore diverso…
Ferrari LaFerrari
E’ il compendio dell’arte creativa di casa Ferrari, in termini di tecnologia ed eccellenza. Ogni collezionista ne vorrebbe una in garage, ma il sogno è per pochi eletti.
Ferrari LaFerrari: un nome che fa vibrare d’emozione il cuore degli appassionati e di tutti gli amanti dell’arte a quattro ruote. Vogliamo rendere un omaggio alla regina di Maranello con alcune delle foto più belle scattate da grandi nomi dell’obiettivo.
Quest’opera è un sogno di inebriante maestria dialettica, destinato a pochi eletti, con patrimoni da favola. Ma i soldi non bastano. Per averla bisogna essere anche collezionisti Ferrari.
Nella sua meccanica di alta classe si condensa la migliore tradizione del mito automobilistico italiano. E’ una vettura avveniristica e di frontiera, scultorea e bilanciata. Appartiene alla stirpe delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi. Una superba opera d’arte, con una suggestiva armonia di forme. Somiglia ad una Sport pronta a scendere in pista a Le Mans, ma è omologata per l’uso stradale. Volendo, può essere usata in modo comune, perché non teme neppure il traffico, anche se altri sono gli ambienti preferiti.
La linea della carrozzeria lascia estasiati, immersi nell’incanto delle magiche e sinuose alchimie dialettiche, il cui dipanarsi inebria i sensi degli appassionati. Questa sportiva è un’emozione, una confluenza di velocità, di tecniche, di stile e di melodie, che si fondono in un’eccitante miscela, la cui composizione effonde le rime di una poesia celestiale.
Il muso, basso e tagliente, trasmette la grinta dei cromosomi, mentre la coda, larga e sinuosa, esprime il romanticismo della sua forza dinamica. Anche il resto del corpo offre i suoi muscoli con grazia divina. E’ un capolavoro assoluto, perfetto e proporzionato negli aggressivi volumi, frutto di un lessico di aulica specie. Affilata come un coltello, sfoggia un magnetismo stilistico al quale non è difficile abbandonarsi. I poderosi parafanghi si legano idealmente alle forme plastiche e prorompenti della mitica 330 P4.
Massima sintesi del know-how acquisito in Formula 1 e nella realizzazione delle vetture stradali, LaFerrari rappresenta il più ambizioso progetto della Casa di Maranello per ridefinire i limiti della tecnologia automobilistica. Il risultato è una vettura dalle prestazioni estreme, che sfrutta le soluzioni tecniche più evolute.
Con lei i sistemi ibridi debuttano nella produzione del “cavallino rampante”: il motore termico V12 da 6.3 litri, con 800 cavalli all’attivo, si combina infatti all’unità elettrica da 120 Kw (163 CV), per una potenza complessiva di 963 cavalli, in un matrimonio che coniuga senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni. L’elevata coppia fornita dal motore elettrico ai bassi giri consente di ottimizzare il motore termico agli alti regimi. Il risultato è una spinta eccezionale e costante, con una coppia di 900 Nm.
Il possente cuore, capace di fornire l’energia per illuminare un piccolo paese, garantisce prestazioni straordinarie, divertimento di guida e un sound inconfondibile. Il transfer tecnologico dalla Formula 1 emerge a tutti i livelli, come nella progettazione e realizzazione del telaio, curate in modo brillante da una squadra di tecnici che si è giovata del contributo di Rory Bryne, noto progettista di monopo-sto vincenti della scuderia di Maranello.
L’impiego dei materiali compositi è stato gestito in modo encomiabile, usando le combinazioni più raffinate, con un duplice risultato: garantire la massima leggerezza insieme alla più grande robustezza. Sublime l’efficienza dinamica, anche grazie all’aerodinamica attiva, che concilia nel modo migliore due fattori contrapposti, come la scorrevolezza e la deportanza. Miracoli che solo agli uomini della Ferrari potevano riuscire!
Grazie alle logiche che sovrintendono tutti i sistemi, la vettura esprime il limite più elevato attraverso la relazione sinergica delle variabili, gestite in modo superbo dalla complessa elettronica. Tutto questo si traduce in un ritmo operativo di riferimento, che non ha eguali. Per averne un’idea, basta dire che sul circuito di Fiorano il tempo sul giro è stato ridotto di oltre cinque secondi rispetto alla Enzo. Aggiungo a questo che il passaggio da 0 a 300 km/h viene coperto in soli 15 secondi: appena peggio di una F1 e allo stesso livello (e forse meglio) di una LMP1. Cosa dire di più?
