Bambini
I giocattoli diventano sculture con il riciclo creativo e l’arte di Freya Jobbins
Freya Jobbins è un’artista che scolpisce teste e busti sfruttando pezzi di giocattoli e bambole di plastica per dare vita a pezzi d’arte unici.

[blogo-gallery id=”130155″ photo=”1-6″ layout=”slider”]
Non è la prima volta che si rimane affascinati dalle sculture di giocattoli. Dopo l’estro di Lynn, oggi vi segnalo l’arte di Freya Jobbins che realizza busti e teste molto originali sfruttando pezzi di bambole e giocattoli di plastica. Guardate l’autoritratto di Freya: provate a scovarla nella gallery subito sopra. Non la trovate spettacolare?
La scultrice nata in Sud Africa da genitori tedeschi e vissuta da sempre in Australia ha un estro sconvolgente: come riesce a dare espressioni così precise alle sue “creature” lo sa solo lei. Chiaramente ispirati alla scultura greca classica e alla mitologia, i pezzi sembrano parlarci.
Per realizzare i suoi pezzi d’arte Freya usa parti di bambola e giocattoli di plastica assemblati e incollati. Si tratta di teste e busti di grandi dimensioni. Ogni pezzo di plastica è accuratamente scolpito, incollato strato dopo strato.
Le sculture traggono ispirazione dai dipinti del “nostro” Giuseppe Arcimboldo che nella serie “Teste Composte” dipinge frutta, verdura e ortaggi assemblandoli in maniera perfetta ed espressiva, proprio come fa la Jobbins. Non mancano influenze di altri artisti (Penny Byrne, Ron Muek, Gunther Von Hagen) e della trilogia cinematografica di Toy Story.
Come non provare a ripercorrere la strada di Freya raccogliendo l’infinita quantità di giocattoli rotti e sparsi nelle camerette dei bambini, e sfruttare il riciclo creativo? Sono sempre tanti i giocattoli e le bambole ormai inutilizzate che si intristiscono nel contenitore di toys…
[Via Nextme]
[Foto Freya Jobbins @facebook]
