Fotografia
Geishe, tatuaggi e samurai. In mostra a Genova la fotografia giapponese dell’800
Palazzo Ducale di Genova, da giovedì 18 aprile 2013, apre le porte a Geishe e Samurai –
Esotismo e fotografia nel Giappone dell’Ottocento. La mostra porterà nel capoluogo ligure 125 stampe fotografiche originali realizzate da fotografi giapponesi ed europei fra il 1860 e l’inizio del Novecento.
Un allestimento che propone un doppio punto di vista, quello di parte, che ripercorre la storia della fotografia nell’immaginario occidentale – lo sguardo europeo sul Giappone, e quello antropologico, che documenta le reali condizioni socio-culturali di uomini e donne nipponici.

Un allestimento che propone un doppio punto di vista, quello di parte, che ripercorre la storia della fotografia nell’immaginario occidentale – lo sguardo europeo sul Giappone, e quello antropologico, che documenta le reali condizioni socio-culturali di uomini e donne nipponici.
<
La mostra, visitabile fino al 25 agosto, si inserisce nella quarta edizione de La Storia in Piazza, che quest’anno indaga il vasto terreno delle identità sessuali. Il curatore, Francesco Paolo Campione, è anche il direttore del Museo delle Culture di Lugano, che ha prestato diverse opere provenienti dal suo archivio, che comprende oltre 5.200 fotografie all’albumina colorate a mano. Campione ha lavorato insieme a Marco Fagioli, storico dell’arte e curatore dell’archivio dal lontano 1973.
Per avventurarsi nel paesaggio umano del Giappone dell’800 si procede attraverso sette sezioni, che ripercorrono la vita quotidiana di bambini, donne e uomini. Il lavoro, la cultura, il paesaggio, l’armonia, la bellezza femminile e gli eroi dell’ultraesotico – i personaggi più tipici della cultura giapponese del tempo, sàmurai, kendoka, lottatori di sumo, tatuati, attori del teatro kabuki e geishe.
