Installazioni
Flix, street art e attivismo dal Venezuela
Vi ricordate di Flix? Proprio un anno fa avevamo dedicato un post a questo street artist venezuelano molto prolifico. Negli ultimi tempi Flix è tornato ad usare lo stencil e la tecnica del paste-up, affiancando nuovi lavori alla sua produzione più conosciuta, robot e creazioni geometriche molto colorate, che sono semplici esempi decorativi che legano l’artista al luogo in cui vengono realizzati (garage di periferia o vecchi ecostruzioni in abbandono).
Nelle sue più recenti incursioni urbane invece Flix è tornato a rappresentare elementi più figurativi e simbolici, in un linguaggio più banksiano, quindi più squisitamente sociale e politico. Non poteva essere altrimenti, vivendo in un paese non ancora allineato al capitalismo totalizzante, che comunque vive le stesse contraddizion

Flix scende così per strada a fianco dei manifestanti animalisti (per il diritto degli animali a non soffrire), disegna un bambino condannato ai lavori forzati da una nota marca di fast food, un altro che scrive la calle no calla (la strada non si lamenta) ed un altro che chiede a gran voce un parco al posto dell’ennesima speculazione edilizia.
Ma nel suo lavoro c’è anche spazio per la poesia, un palo di legno che diventa un uccello, una gru, una bambina che gioca con la luna.
