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Everyone is Banksy! Sui legami tra arte urbana e street art
Le “scorribande” di queste ultime settimane di Banksy a New York ci danno dimostrazione di come la street art non comprenda soltanto interventi enormi ed appariscenti, ma si possa ‘assottigliare‘ nei complessi reticoli del tessuto urbano, chiamando spesso l’ambiente circostante ad un’interazione.

Se dalla street art allarghiamo lo spettro delle nostre considerazioni all’arte urbana, l’espressione creativa che interagisce direttamente con lo spazio pubblico cittadino, possiamo presto capire che non è sempre necessario essere artisti per produrre arte. Un’azione di guerrilla gardening, come piantare un fiore in un angolo di terra rubato all’asfalto, o più semplicemente un annuncio, un cartello.
Mi hanno sempre affascinato in questo senso gli annunci che rivisitano creativamente il classico “Affitto camera singola”. Come l’immagine che vedete qui sopra, un foglio appeso ad un palo ed apparso nei giorni scorsi a Cadice, in Spagna. È qualcuno che non cerca niente di preciso, ma è in grado di offrire simbolicamente qualcosa di importante. Take what you need – Prendi ciò di cui hai bisogno – Amore, speranza, sapere, serenità, passione, salute, tempo, libertà. Un intervento semplice ed efficace, a costi economici ridottissimi, firmato da “A dreamer” – Un sognatore!
A fianco dell’anonimo utopista spagnolo che si offre per un piccolo aiuto, voglio presentarvi un artista sicuramente più organizzato e riconoscibile, che va sotto il nome di Plastic Jesus ed opera a Los Angeles. Oltre agli stencil in stile Banksy, Plastic Jesus realizza anche interventi che fanno uso del linguaggio per modificare lo spazio. “My street art is not revolution, it’s about shining a small light in dark corners of the society”. Ma cosa sono questi “piccoli fuochi di luce che si accendono negli angoli oscuri della società”? Ad esempio l’ultimo lavoro di Plastic Jesus, realizzato direttamente sull’asfalto della carreggiata.
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Con Stop Making Stupid People Famous (Smettiamo di rendere famosa gente stupida), un semplice segnale stradale si fa portatore di un preciso messaggio contro lo showbusiness ad una direzione.
Oppure un altro intervento davvero semplice. Fuori da un negozio i proprietari hanno dipinto la parete di rosso e cercano di attirare inserzionisti con la scritta Advertise Here (La tua pubblicità qui – in America si fa così). Cosa ha fatto Plastic Jesus? Una piccola scritta bianca di chi alza la mano e dice: Why a wall can’t just be a wall? Perché un muro non può essere soltanto un muro? Aprendo a nuovi pensieri circa la vera natura di un muro (una ‘bacheca’ pubblica o forse una parete di divisione?).
Plastic Jesus e anonimo da Cadice
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