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Eclissi solare del 29 marzo 2025: a che ora e dove si vede meglio (anche in Italia)

Occhi al cielo per l’eclissi solare del 29 marzo 2025: scopriamo a che ora si verifica e in quali zone del mondo è più visibile.
Nuovo imperdibile appuntamento per gli amanti degli eventi astronomici. Sabato 29 marzo 2025 ci sarà un’eclissi solare che, pur essendo parziale, regalerà uno spettacolo bellissimo. Scopriamo a che ora è consigliato alzare gli occhi al cielo e dove si vede meglio.
Eclissi solare: occhi al cielo il 29 marzo 2025
L’eclissi solare si manifesta quando la Luna si trova allineata tra la Terra e il Sole e proietta la sua ombra sul nostro pianeta. Sabato 29 marzo 2025 si verifica in modo parziale, in quanto soltanto una parte del Sole viene oscurata dalla Luna. Anche se non raggiunge la totalità, quindi non è possibile ammirare la corona solare, resta un appuntamento imperdibile.
In gran parte dell’Europa, dell’Africa occidentale e del Nord America, l’eclissi solare del 29 marzo sarà ben visibile. In Italia, secondo gli esperti, il picco massimo si avrà intorno alle ore 12:00, orario che può leggermente variare in base alla località in cui ci si trova. La zona in cui l’evento darà il meglio di sé è nord-ovest, in cui il disco risulterà oscurato fino al 12%. Più ci si sposta verso est e sud, minore sarà la percentuale. Le regioni sud-orientali non saranno interessate dall’evento.
Eclissi solare: attenzione a proteggere gli occhi
L’eclissi solare di sabato 29 marzo si potrà osservare dal vivo, utilizzando un telescopio. Se non lo possedete potete recarvi in una delle sedi dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) o di suoi partner, oppure assistere all’evento in diretta sui canali YouTube e Facebook di EduInaf, a partire dalle ore 11:15.
“Ricordiamo di non guardare mai il Sole direttamente, né durante un’eclissi (parziale o totale che sia) né in qualsiasi altro momento. Per evitare danni alla vista è necessario utilizzare opportuni sistemi di protezione e/o strumenti per l’osservazione sicura del Sole, per esempio utilizzando occhialini appositi. Sono facilmente reperibili, cercate la sigla Iso 12312-2“, ha ricordato l’Inaf.
