Design
A Napoli le incisioni di 70 artiste: tecnica, manualità e bellezza in opere grafiche al femminile
Rembrandt, Piranesi, Callot, Goya: la storia è costellata di artisti incisori che hanno usato questa tecnica sulla scia dell’entusiasmo per la scoperta della stampa. Nessuna donna, però è saltata agli onori della cronaca artistica. Veronica Longo, incisore anche lei, con la collaborazione delle Associazioni Lux in Fabula di Pozzuoli, Un’Ala di Riserva e del Daphne Museum, ha invece voluto chiamare a raccolta nelle sale delle terrazze di Castel dell’Ovo 70 artiste da tutto il mondo per la mostra Incisioni al Femminile. Aperta fino al 18 Marzo l’esposizione è dedicata alla grande artista Rina Riva scomparsa nel 2010, esempio di chi ha amato questa tecnica complessa.

Dall’Italia al Cile, dalla Serbia al Giappone le artiste hanno raccolto a Napoli le loro opere più rappresentative dagli stili più differenti. Incisioni fantasiose e suggestive: di un delicato pittoricismo quando scelgono la tecnica della puntasecca e dell’acquaforte, più grafiche quelle che scelgono il bulino come strumento per dare profondità ai piani.
Veronica Longo racconta con passione questo metodo di lavoro e ci fa capire come nell’incisione si uniscano la bellezza estetica alla manualità, cercando di piegare la tecnica per non sacrificare l’armonia. E non c’è tempo per la contemplazione: incidere significa entrare in contatto con i materiali, con il rame, i mordenti acidi, il bulino e l’inchiostro, significa avere un’instancabile pazienza e una forza fisica che non tradisce la capacità di empatia con il mondo, tutta femminile.
I progetti futuri sono quelli di una mostra itinerante, chissà che non si aggiungano nuove Incisioni al Femminile!
Foto| di Nicola Buono Ass. Lux In Fabula
