Moda
La collezione donna CUSTO BARCELONA alla New York Fashion Week F/W 2013-2014
Se la collezione F/W 2013-2014 di CUSTO, che ha sfilato alla New York Fashion Week avesse un nome sarebbe “La bella e la bestia” a detta del suo creatore: sensualità, ferinità, fascino e colore.

Lui è Custo Dalmau, il guru di moda spagnolo che dà il nome al marchio suo e di suo fratello: CUSTO BARCELONA. La sua collezione donna è forte, rappresentativa del mondo moderno, eterogenea e colorata (ma senza eccedere) e ieri ha sfilato in passerella alla New York Fashion Week, dando un’idea di come la maison iberica vede la donna per l’autunno/inverno 2013-2014. A detta di Dalmau, se la linea dovesse avere un nome sarebbe “La bella e la bestia”, ma non perché lo stilista pensi di aver creato cose belle e brutte, bensì perché gli stili della collezione vanno dal casual spinto, quasi adolescenziale, all’ultralavorato.
Nella linea si fondono sensualità, mascolinità, femminilità, opulenza e selvaticità. La bella indossa abiti succinti, sui toni dei verdi e dei grigi-blu, pieni di particolari dorati, la sua controparte ferina si veste in stile teenager, con sneakers sportivissime modello a strappo e pantaloni dalla linea comoda, a stampe check oppure in tessuti setosi e lucidi, abbinati a t-shirt con decori grafici floreali o scritte simil graffiti metropolitani.
Moda autunno inverno 2012-2013 CUSTO BARCELONA
Il fiorato è un motivo ricorrente della collezione. Ma viene camuffato ad arte e reso un arma da battaglia, quella della moda ovviamente! Ed ecco che la donna selvaggia indossa tute a fiori che diventano uniformi militari mimetiche sui toni del beige e del kaki, con cinture testa di moro che ricordano le cartucciere. La sua anima femminile tramuta la stessa fantasia in morbide mantelle con cappuccio nei colori del grigio scuro e chiaro, con elementi silver. Bellissime.
I vestiti poi sono succinti, quasi al limite, e sono elaboratissimi, curatissimi e ricercatissimi. Un’esplosione di colori e di linee smussate segue il corpo delle modelle, la seta rende luminoso ogni loro passo e l’attenzione è focalizzata tutta sui disegni dei loro abiti. Alcuni modelli hanno trame talmente fitte e precise che sembrano mosaici resi vestiti, con sovrapposizioni di tinte, tessuti e colori che li rendono praticamente unici e distinguibili da qualsiasi altro brand.
Ci colpisce di CUSTO l’ironico gioco maschile/femminile. I modelli in passerella ingentiliti da sciarponi color ruggine e arancio, dai tratti femminili, le fanciulle mascolinizzate da tagli sartoriali da petit garçon. Scolli inesistenti, capi castigati nelle zone alte del corpo, maxi cappotti e cardigan che non lasciano intravedere le forme. Ma l’effetto scenico di gran classe sta nell’oro, presente ovunque e che fa da filo conduttore di tutto il defilé.
Di tutto ciò che abbiamo visto tre elementi in particolare hanno colpito il nostro occhio: la mantella-piumino color arancio shock, decisamente ironica come solo CUSTO sa essere, la giacca taglio maschile con le geniali maniche a palloncino a stemperare l’androgenità del capo e la totale assenza di borse fra le mani delle modelle. Eh si, Dalmau ne ha combinata un’altra delle sue: la sua donna alla moda porta lo zainetto stampa batik questo inverno. Teniamolo a mente.
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