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Quali problemi possono verificarsi quando si lavora con la pasta di sale?

In fase di colorazione, cottura e conservazione della pasta di sale possono verificarsi alcuni problemi. Impariamo a conoscerli e a risolverli.


Abbiamo imparato a conoscere la pasta di sale, un’insostituibile amica modellabile che ci fa compagnia quando ci sentiamo più creative. Ma siamo davvero certe di sapere sempre cosa dobbiamo aspettarci quando la usiamo? Vediamo insieme quali problemi possono verificarsi quando si lavora la pasta di sale. Ma tranquille, non vi lasceremo digiune neppure delle soluzioni.

In fase di preparazione possiamo stare abbastanza tranquille, visto che le problematiche possono tutt’al più derivare dalla classica disattenzione e quindi dall’errore squisitamente umano. Infondo non siamo perfette e magari può capitarci di sbagliare un po’ le dosi della ricetta base. Molta attenzione invece bisogna mettere in fase di pittura, quando decidiamo di precolorare prima di cuocere i nostri lavoretti.

Lavoretti con la pasta di sale






Tante volte capita che ci servano panetti di vari colori e quindi, con tanta pazienza, andiamo a mettere il dosaggio di acrilico giusto per ogni panetto. Ma se, ahinoi, non abbiamo la cura di sgomberare il piano da lavoro immediatamente dopo aver trattato il primo panetto con il colorante, rischiamo di macchiare il secondo con più di una tinta, arrivando a fare un pastrocchio. La pasta di sale ha un estremo potere assorbente, quindi deve essere tenuta al riparo dalle macchie con la cellophane, onde evitare di dover ripetere tutta la procedura per la sua creazione.

Ma anche la colorazione post-cottura non è esente da problematiche. Sempre grazie alle qualità assorbenti della pasta, bisognerà fare attenzione quando decidiamo di dare più di un tocco di colore al nostro lavoro. Ricordiamo che il colore messo per ultimo è sempre più forte ed evidente del precedente, tanto che tende a coprirlo: sarà bene ricordarlo in fase di pittura, perché rischiamo di fare più fatica del dovuto. Aspettiamo sempre l’asciugatura completa della prima mano di colore prima di dare la seconda e così via. Inoltre, mettiamo anche attenzione alla diluizione dei colori, se pensiamo di usarne molti, non mescoliamoli con l’acqua.

Per quanto riguarda la fase della cottura, i problemi da fronteggiare sono principalmente tre. Il primo, il più diffuso, è che i lavori non siano del tutto cotti quando li tiriamo fuori dal forno. L’umidità rende la vita difficile a noi, che li dobbiamo trattare con pitture e decori, ma anche ai lavori stessi, che sono più fragili se restano bagnati interiormente. Per accertarci del livello di cottura dobbiamo fare il classico test della nocca, dando dei buffetti avanti e dietro all’oggettino da saggiare. Se suona a vuoto sarà cotto, in caso contrario è da rimettere in forno.

Il secondo problema è l’eccessivo calore del forno. I lavori di pasta di sale temono il troppo caldo, tendendo a deformarsi o addirittura a creparsi. Per evitare che questo accada dobbiamo modulare la temperatura a seconda dello spessore degli oggetti e comunque mai eccedere i 100/110° C. Se lavoriamo la pasta di sale in estate l’ideale è lasciarla seccare all’aria e al sole, mentre in inverno dovremo mettere in conto un po’ di ore di forno oppure di termosifone, avendo cura di girare più volte i decori per farli asciugare omogeneamente.

Altro problema di cottura, che tocca le più esperte è quello del grill. Dopo le prime ore di infornata, se si vuole dare un effetto “abbronzato” ad alcune parti dei lavori, le si può esporre a pochi minuti di grill, coprendo le altre con la stagnola. Tuttavia, a volte accade che si lascino più tempo del dovuto i lavori, ottenendo una simil bruciacchiatura, decisamente antiestetica. Se si vuole usare il grill è sempre bene non esagerare e soprattutto mai abbassare la guardia. Sarebbe un peccato dover ricominciare tutto d’accapo.

In ultimo, in fase di conservazione, dobbiamo avere l’accortezza di riporre i nostri lavori in luoghi asciutti della casa. Evitiamo le cantine, perché troppo umide e, come già detto, il bagnato è il peggior nemico della pasta di sale. Lo smalto protettivo trasparente, che vi suggeriamo di usare per proteggere i colori, fa qualcosa anche contro l’umido, ma non fa miracoli! Riponete i vostri decori in scatole foderate di plastica e ovattate, in questo modo le vostre fatiche rimarranno in vita più a lungo.




















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