Attualità
Lavoro e discriminazione femminile in Italia, facciamo il punto
Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’Istat, la situazione lavorativa delle donne nel nostro paese sarebbe peggiorata.

La discriminazione femminile sul lavoro in Italia registra ancora dati piuttosto preoccupanti e se, da una parte, il numero delle donne che accede a posizioni lavorative ai vertici e di prestigio (soprattutto a livello mondiale), ce ne sono ancora tantissime che perdono il lavoro o assistono ancora ad un divario ingiustificato tra il loro stipendio e quello dei colleghi uomini. E i nuovi dati Istat rilasciasti pochi giorni fa sembrano evidenziare una preoccupante realtà: con la crisi la discriminazione uomo-donna si fa ancora più netta.
La disoccupazione, infatti, nonostante interessi anche gli uomini, si fa preoccupante nel caso delle donne: la disoccupazione femminile ha raggiunto a maggio il record del 13,8%, tasso che appare in crescita.
Il ritardo del nostro paese appare ancora più evidente se pensiamo al grande numero di donne che, dopo l’arrivo del primo figlio, sono obbligate a lasciare il lavoro a causa della mancanza di servizi e aiuti alla maternità; in questo caso chi ha dei nonni o può permettersi una baby sitter è fortunata, ma per tutte le altre la situazione si fa molto più critica.
Anche la questione degli stipendi è una problematica che continua, ancora oggi, ad affliggere molti paesi tra cui il nostro. Che le donne abbiano salari inferiori agli uomini non è certo una novità.
