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La sifilide latente: sintomi, cause e terapie
La sifilide è una grave malattia venerea provocata da un germe che può rimanere latente nell’organismo anche per anni. Scopriamo i sintomi di questa infezione e come curarla

La sifilide è una malattia a trasmissione sessuale piuttosto grave, con un decorso lento ma progressivo, che via diventa sempre più pervasivo interessando molti organi e tessuti del corpo. Quest’infezione venerea è provocata da un batterio, chiamato Treponema Pallidum, che si trasmette attraverso contatti sessuali non protetti con un partner giù infettato.
Come anticipato, la sifilide non è una malattia che dia immediatamente sintomi specifici, spesso rimane latente nell’organismo anche per molto mesi, e persino anni, prima che i suoi effetti si manifestino in tutta la loro perniciosità.
Una volta diventata sistemica, questa malattia è difficile da curare, e può produrre danni anche gravi al cuore, agli occhi, al sistema nervoso. Tanto per intenderci, in passato di sifilide si moriva dopo una lunga agonia che culminava in turbe psichiche gravi. Oggi esistono le cure giuste per debellare il Treponema Pallidum, ma è sempre meglio scoprilo in fase precoce. La sifilide si distingue in tre fasi precise, che sono:
- Primo stadio: è la fase del contagio e dell’incubazione, che può durare dalle 2 alle 12 settimane dal rapporto sessuale a rischio e in cui l’unico sintomo è la comparsa di una piaghetta genitale non dolorosa detta silfiloma iniziale
- Secondo stadio: l’infezione comincia ad estendesi provocando un corollario di possibili sintomi più o meno sfumati. Questa fase semi latente è piuttosto lunga, può durare diversi mesi dalla comparsa del silfiloma, e non sempre è facile giungere ad una diagnosi. In ogni modo, ecco alcuni segnali di malessere da prendere in considerazione:
Linfonodi ingrossati
Febbre
Dolori muscolari
Dolori articolari
Dimagrimento e inappetenza
Comparsa di verruche, macchie rosse o vescicola purulente sulla pelle
Mal di testa e mal di gola
Perdita dei capelli - Terzo stadio: dopo anni dal contagio, la sifilide si estende all’apparato osseo, al nervo ottico, al sistema nervoso centrale provocando danni neurologici tra cui:
Perdita della memoria
Disturbi psichici
Perdita dell’equilibrio
Perdita di controllo della vescica
Disturbi alla vista
Impotenza
Per curare la sifilide, una volta giunti alla diagnosi attraverso un test del sangue, è necessario sottoporsi a terapie antibiotiche che potranno essere tanto più risolutive quanto più somministrate in fase precoce, o per lo meno non oltre il secondo stadio della malattia. La prevenzione, comunque, rimane senza dubbio l’arma migliore contro questa, e tutte le altre malattie a trasmissione sessuale. Ergo, usate sempre il preservativo prima di consumare un rapporto intimo con un nuovo partner!
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