Cucina
Burro o margarina? I pro e i contro dei due grassi usati in cucina
Per uso alimentare è meglio adoperare il burro o la margarina? Entrambi sono grassi ampiamente usati in cucina, vediamo i pro e i contro di entrambi

E’ il solito dilemma: meglio il burro, o meglio la margarina? Entrambi sono i grassi più usati in cucina soprattutto per la preparazione di dolci e sfoglie, ma anche per soffriggere o cuocere in padella carne e pesce, o per condire una pastasciutta veloce.
Fermo restando che il grasso più salutare che possiamo usare per le nostre ricette è l’olio extravergine d’oliva, miniera di vitamine e antiossidanti e totalmente privo di colesterolo, è anche vero che demonizzare il burro o la margarina in maniera pregiudiziale non è una mossa intelligente.
Se dobbiamo mettere al bando un cibo, è bene che sappiamo esattamente per quale motivo farlo. Tornando al quesito di partenza, tra il burro (un grasso ricavato dalla panna del latte vaccino), e la margarina (prodotta dall’idrogenazione di oli vegetali), quale fa meno male? A detta degli esperti di nutrizione, il burro rimane comunque il grasso preferibile, ance se da consumarsi con cautela, e vediamo per quale ragione. Intanto, una precisazione d’obbligo: i grassi che ci fanno male sono quelli saturi, e tali sono sia il burro (in quanto di origine animale), che la margarina, in quanto contenente acidi grassi trans.
Seppur vegetale, infatti, la margarina è la forma solidificata degli oli vegetali, i quali, lungi dall’esser di ottima qualità in partenza, sottoposti al processo di idrogenazione si “saturano”, diventando, perciò, nocivi al pari di quelli animali. Ora, è anche vero che la margarina che troviamo in vendita spesso viene addizionata di acidi grassi omega 3 (che fanno bene al cuore) e steroli vegetali, e che è priva di colesterolo a fronte dei 250 mg di questo grasso contenuti in 100 g di burro.
Però, d’altro canto, il burro di buona qualità (ad esempio quello, eccezionale, di malga), contiene anche delle ottime proteine nobili, minerali e vitamine, inoltre, se consumato crudo (magari spalmato sul pane a colazione) è digeribile e saziante. Per una scelta dimagrante, le calorie di entrambi i prodotti sono tantissime, così come per tutti i grassi vegetali o animali, quindi meglio limitarne l’uso. Per una persona sana e normopeso la dose da non superare è di 10 g al giorno, meglio se non tutti i giorni.
Se il nostro problema è il colesterolo alto, potremmo preferire la margarina, ma dal momento che si tratta di un grasso saturo, a questo punto meglio dirottare verso un buon olio vegetale non sottoposto a solidificazione (e quindi senza grassi trans), o no? Il burro non è adatto a chi sia intollerante al lattosio o alle proteine del latte, mentre la margarina non dà problemi di questo tipo, d’altro canto è meno gustosa, soprattutto a crudo. Pesando tutti i pro e contro, vince dunque di misura il burro, e voi avete tutti gli elementi per decidere con quale di questi due grassi preferite “farvi del male”…
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