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Come si usa l’atropina per gli occhi e quali sono gli effetti collaterali
L’atropina è un farmaco oftalmico che serve per dilatare la pupilla. Scopriamo quando e perché si usa e gli effetti collatareli

Tanti di noi hanno provato gli effetti dell’atropina nello studio dell’oculista, in attesa di sottoporsi al classico esame degli occhi e della vista. Infatti si tratta di un farmaco oftalmico il cui principale scopo è quello di dilatare artificialmente la pupilla dell’occhio, cosa che consente al medico di dare un’occhiata alla nostra retina. In genere viene somministrato in due fasi, una prima in cui comincia a “fare effetto”, e una seconda in cui l’azione dilatatrice si completa.
Le gocce dei colliri a base di atropina non sono proprio piacevolissime sull’occhio, bruciano un pochino e stimolano la lacrimazione, ma l’azione di questo farmaco non è pericolosa e il suo effetto svanisce in poche ore. Nel frattempo la nostra visione appare offuscata e soffriamo di forte fotofobia.
Ma vediamo esattamente di che tipo di farmaco stiamo parlando, come agisce sui nostri occhi, per quali usi è consigliato e soprattutto se vi siano possibili effetti collaterali o conseguenze.
L’atropina è un farmaco alcaloide che troviamo sotto forma di collirio o di pomata oftalmica che si basa sui principi attivi di una sostanza naturale contenuta in piante come lo stramonio (o erba del diavolo) e la belladonna. Essa provoca la midriasi, ovvero la dilatazione della pupilla e blocca l’accomodazione per diverse ore, ovvero la messa a fuoco degli oggetti. Come facilmente intuibile, questo farmaco va usato in dosi molto controllate, e solo in alcuni casi specifici, che sono:
- Preparazione a indagini diagnostiche dell’occhio
- Preparazione agli interventi chirurgici sull’occhio
- Malattie infiammatorie dell’occhio
Come si usa l’atropina? Se parliamo del classico collirio, se ne devono introdurre due gocce per ciascun occhio premendo sul canale lacrimale e poi mantenere gli occhi chiusi per almeno un minuto, in modo che il farmaco faccia effetto. Eventualmente si può ripetere la somministrazione. Per quanto riguarda la pomata oftalmica, l’applicazione è simile soltanto che in questo caso non si dovrà premere sul canale lacrimale. Gli effetti dell’atropina per gli occhi variano da persona a persona, ma in genere si possono riassumere in:
- Visione offuscata e oscurata, una condizione che può durare anche mezza giornata, per questo è meglio evitare di mettersi alla guida in questo periodo
- Forte fotofobia, intolleranza alla luce del sole, motivo per cui fino a che non passi l’effetto è meglio usare gli occhiali scuri o restare in ambienti in ombra
Possono anche verificarsi altre conseguenze tra cui:
- Sonnolenza
- Secchezza delle fauci
- Arrossamento del viso
- Vertigini
In casi malaugurati di intossicazione da ingestione involontaria o sovradosaggio si possono avere reazioni anche gravi come stati confusionali e delirio, che richiedono un immediato soccorso in ospedale. In genere, però l’atropina è ben tollerata da tutti, anche dai bambini, l’essenziale è che si usi solo quando serve e dietro stretto controllo medico.
Foto| di Haleyface per Flickr
