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Bellezza

La donna mediterranea, tra simbolo e identità

La donna mediterranea è tutta curve e piace per questo. Simbolo di femminilità e bellezza, la sua identità forte resiste al cambiare delle mode. Ecco la sua storia

Il cinema internazionale, che risente delle mode di più quello europeo, si ferma e sospira ancora oggi dinanzi al fascino della bellezza mediterranea delle attrici italiane. E questo non è un caso, visto che la carnagione ambrata, gli occhi scuri da cerbiatta e le forme generose sono da sempre simbolo di una femminilità sensuale e conturbante ma anche materna e rassicurante.

La donna mediterranea è infatti vista da sempre come una diretta discendente di Afrodite che sorge dalle acque, bellissima, eterea eppure quanto mai terrena. Lei porta l’amore e la passione sulla terra e allo stesso modo la donna del sud europeo, ha in se la scintilla per ammaliare e far innamorare chiunque.

Tuttavia, l’estetica perfetta delle curve è stata spesso messa in discussione, minando l’identità stessa della donna che invece, per definizione, è madre della terra e ha un corpo che ricalca le generose linee dell’accoglienza. Nel corso del XIX e del XX secolo ci sono stati alti e bassi per l’icona mediterranea di bellezza, che è stata spesso soppiantata da un suo anti-ideale.

Un esempio classico ce lo fornisce la letteratura decadente di fine ottocento con la cosiddetta donna vampiro (che nulla ha a che vedere con Twilight!) o femme fatale. Questo tipo di donna ha in se il seme della perversione e della malattia di vivere, è affetta da una sorta di lussuria insana con cui contagia i suoi amanti e li controlla. Per quanto fascinosa lei è distruttiva e lo è anche la sua esteriorità, annichilendo la figura della donna florida e gioiosa a vantaggio di una sua versione lunare, apatica e dal colorito spento.

[img src=”https://media.pinkblog.it/9/903/51951623.jpg” alt=”Supermodel Kate Moss has her hair tonged backstage” height=”417″ title=”Supermodel Kate Moss has her hair tonged backstage” class=”aligncenter size-full wp-image-239354″]

La bellezza del 1920 si ispira invece all’androginia. Dice no alle forme, rinuncia al colore sugli zigomi e sulle labbra coprendosi con strati di cerone bianco pallido e rossetti nerastri. Gli occhi sono cerchiati di nero, i capelli corti o raccolti per lasciar vedere il pallido ed esile collo. Per fortuna il mito delle donne alla Louise Brooks cederà presto il posto ad una donna più vivace e dalle forme femminili già una decade più tardi, lasciando poi definitivamente il posto all’eroina pin-up degli anni 50 che durerà per un lungo quarantennio.

Negli anni 90 invece è la moda che fa pesare il suo dictat nelle questioni di bellezza femminile. La classica fanciulla mediterranea, allegra e curvilinea, non risponde alle esigenze del fashion world, in quanto distrae dal prodotto che si vende: l’abito. Così si torna nuovamente ad una versione aggiornata della donna vampiro, stavolta malata perché sensibile al vizio del periodo: la droga.

È proprio degli anni 90 il termine heroin-chic che fu coniato ispirandosi alle top model Jamie King e Kate Moss, lineari come un manichino, senza seno, dalla carnagione così pallida da lasciar vedere chiarissime le occhiaie in viso. L’icona dei nineties è dunque una femmina non decadente ma autodistruttiva, che fortunatamente lascerà il posto già nel 99 ad un gradito ritorno della bellezza sana e sensuale grazie alla modella Gisele Bundchen.

In tutti questi sali scendi la donna mediterranea non è mai stata oscurata del tutto. Tanto che le icone di bellezza tutte curve del cinema e della televisione sono rimaste il sogno proibito degli uomini, nonostante le copertine delle riviste di moda mostrassero un altro ideale femminile.

Ad oggi la moda accetta con maggiore onestà il fatto che la donna vera ha un seno e dei fianchi che ne distinguono la propria identità. Tanto è vero che in passerella sfilano sempre meno modelle pelle e ossa e sempre più ragazze che non scendono sotto la taglia 40. Dolce & Gabbana ha tra l’altro lanciato da un paio d’anni il ritorno della nobildonna siciliana, verace, sensuale, generosa eppure raffinatissima, elegante e mai volgare.

La donna mediterranea è in verità sempre stato il simbolo della salute, dell’energia, della vita e della sensualità, di occhi scuri che ridono, di capelli castani che si illuminano sotto al sole estivo, di una pelle che odora di sale, di un grembo che genera e di un seno che coccola. Alla luce di tutto questo, chi ha il coraggio di contraddire la diretta discendenza di questa meravigliosa creatura dalle dee dell’Olimpo?

[img src=”https://media.pinkblog.it/f/f99/77399136.jpg” alt=”Italian actress Monica Bellucci poses be” height=”412″ title=”Italian actress Monica Bellucci poses be” class=”aligncenter size-full wp-image-239356″]



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